
L’arte della Contadinanza, infinita, si impara in cicli.
I ritmi sono lenti, i compiti sempre diversi, le richieste di abilità oscillano fra l’artigianato, la conoscenza teorica della terra e delle piante, delle coltivazioni e delle composizioni chimiche della Terra, fra programmazioni e progettazioni e abilità costante di sistemare, trasformare, adattarsi, inventarsi, fra le manovalanze zen (ripetitive, lente, lunghe…) e gli impegni fisici impegnativi.
Gli umori cambiano come il tempo, le attività si prospettano nei respiri estesi delle stagioni e contemporaneamente in corrispondenza alle esigenze – personali, culturali, eventuali – della giornata, del periodo, della voglia, della condizione fisica, del bisogno psichico.

“Cultivare” la Terra è prendersi cura di sé, è riscoprire di Esserne Parte, è Libertà e impegno improcrastinabile, è cerimonia e canto, sudore e poesia.
La scelta della Contadinanza è pratica di Resilienza, gioiosa anarchica autonomia connessa, è umile e costante ri-Equilibrarsi, e Danzare nella Ciclicità, semplicemente…
Stando, vivendo, lavorando, ricercando, studiano, facendo – imparerai ciò che c’è per te nel lasso di tempo che sceglierai.
Per qualsiasi ulteriore info sentiamoci! Maria 388 1510 597
periodo minimo: 6 mesi
per giovani donne di tutte le età
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